Inizia sempre come un flash di cronaca: scontri in qualche sobborgo per una qualche precedente violenza, spesso imputata alla polizia. Che ovviamente subito smentisce con dovizia di prove.
Poi si allarga, quartiere dopo quartiere. E cresce, da sassaiole a saccheggi, devastazioni, incendi, scontri di piazza, mentre le prove schiaccianti della polizia sulla propria innocenza di solito vengono smontate. Ma tanto chi era interessato, lo sapeva già da prima.
Poi partono i giudizi e le condanne: la violenza non va bene, e i saccheggi poi sono addirittura immorali. Dimostrano che si tratta di “semplici criminali”, gentaglia, disperati senza obiettivi e senza strategie, che pensano solo a riempirsi zaini e carrelli di vestiti e tecnologia rubati.
E infatti è così. Sono sempre disperati, senza obiettivi e senza strategie. Lo sono sempre stati. Da quanto tempo?