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Nato nei favolosi anni 70: ricordi confusi di esperimenti esaltanti di didattica alternativa alle elementari, tv che trasmetteva Radici in prima serata, persone che si muovevano insieme, paura e tensione, musica, politica, violenza sbagliata e violenza giusta, genitori democratici, lotta armata al tg, rivoluzione nell’aria, e poi un fiume di eroina per mettere tutti a sedere.

Cresciuto negli anni 80: bombe ed eroina, eroina dappertutto, gente che moriva come mosche, gente che spariva dal paese nel giro di qualche settimana, immagine, moda, stilisti, marche, genitori in cassa integrazione, paninari che con orgoglio o per moda ad alta voce si dichiaravano fascisti, le elezioni della scuola, l’Apple II, piazza Tienanmen, il muro di Berlino, l’hiphop che arriva, le ragazze, la musica.

Sistemato negli anni 90: i centri sociali, le posse, i sound system, Seattle, il consumo critico, Linux, il rap, il raggamuffin giamaicano e quello italiano, il sesso, l’impegno, il disimpegno, i giri d’Europa, i BBS, la prima volta dietro i giradischi e tante, tante altre volte ancora, cavare dei soldi dalla musica, e un sacco di gente da far incontrare e reagire insieme,come in un’alchimia.

E adesso?
Adesso ancora.