Vedo la Terra. Com’è bella.

Fanno cinquant’anni oggi.

Nessuno li caga più, i viaggi nello spazio. E forse l’allunaggio è stata una messa in scena di Hollywood, e in ogni caso troppi soldi spesi per niente. L’Unione Sovietica poi non esiste più neanche, figurarsi.

Ma cinquanta anni fa un pilota di 27 anni, figlio di un falegname e di una donna delle pulizie, per la prima volta si è chiuso dentro a una capsula parente stretta del cestello di una lavatrice, e sotto al suo culo hanno acceso un missile che gli ha fatto fare il giro del mondo.

Ma da fuori. In orbita.

Dura 108 minuti.
Non è niente per noi oggi, con astronauti che restano in orbita mesi, mandando via twitter le foto digitali dei posti che sorvolano. E forse è stato un falso anche questo, forse non era il primo, forse altri sono stati spediti prima di lui in orbita senza tornare, da quei gelidi mostri comunisti. O forse no, non si sono mai trovate le prove di questo: e allora è Yuri il primo uomo a volare così lontano.

E la prima volta che un essere umano guarda la Terra da fuori.

Da quassù la Terra è bellissima – senza frontiere né confini.